Letture di dicembre 2012

Ed eccoci arrivati agli ultimi libri letti del 2012. Complici le vacanze di Natale, sono riuscita a “sfornare” più titoli del solito… be’, eccoveli qua con relativi commenti, come sempre! 🙂

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TRI la profezia> TRI – La profezia, Lorena Laurenti (500 pp. – eBook comprato su Amazon) 

Un libro gustoso, di quelli che si lasciano leggere con piacevole, pur senza risultare, nel complesso, scritto in modo brillante o con una trama di quelle che ti tengono attaccate alle pagine (o, in questo caso, allo schermo del Kindle). Ho iniziato a leggerlo incuriosita dalle recensioni positive, alcune addirittura entusiaste, sebbene i fantasy-romance non mi attirino più di tanto; però non sono rimasta delusa, nonostante questo.
Ammetto di avere storto un po’ il naso quando ho letto la parola “profezia”: trovare un cliché del genere già a partire dal sottotitolo non è, in genere, un segno di originalità. In questo caso, però, mi sono dovuta ricredere: nel complesso, infatti, la trama di Tri non risulta mai scontata o banale, seppur alcune idee di fondo non siano del tutto innovative – ma del resto quale fantasy è così? Anche i personaggi mi sono piaciuti molto, idem per l’ambientazione e per la cura dedicata al background. Un fantasy che merita di essere letto da tutti, dunque.
Avendo scoperto questa trilogia solo poco tempo fa, non ho avuto la possibilità di leggere la prima versione, quella che presentava ancora parecchi difetti, a giudicare dalle recensioni. Per quel che mi riguarda, tuttavia, la versione attuale è più che buona, pur presentando ancora alcune piccole ingenuità. Quindi faccio i miei più sinceri auguri di buona continuazione all’autrice… e corro a scaricarmi il secondo volume, perché sono assai curiosa!

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hobbit> Lo Hobbit, J.R.R. Tolkien (350 pp. – comprato) 

Dalle voci che mi sono giunte, pare che leggere il celeberrimo Signore degli Anelli sia ritenuto il massimo per gli amanti della letteratura fantastica, e che titoli come lo stesso Lo Hobbit vengano considerati molto meno… e questa a mio parere è un’enorme ingiustizia. Mi sono riletta Lo Hobbit dopo un po’ di tempo per rinfrescarmi la memoria in occasione dell’uscita del film, ma devo dire che l’impressione è sempre la stessa: quella di un libro perfetto per i bambini e ugualmente delizioso per gli adulti. Anche meglio del SdA, poiché a differenza di quest’ultimo (ahiahi!) si legge che è una meraviglia e non stanca mai. Devo ringraziare un sacco chi ha avuto l’idea di trasformarlo in un film, seppure con i suoi difetti (perché Lo Hobbit è dannatamente lungo, tanto per dirne una, e pur essendo il libro piuttosto piccolo hanno ben pensato di dividerlo in tre… grrr!), perché mi ha dato un buon motivo per riprendere in mano il romanzo dopo anni, tra l’altro facendomelo riscoprire ancora più divertente di quanto me lo ricordassi.

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il ragazzo del destino> Il ragazzo del destino, M. Elena Gattuso (336 pp. – eBook inviato dall’autrice

Devo dire che mi è piaciuto, e pure tanto: in poche parole, l’ho trovato davvero coinvolgente, soprattutto nel primo e nell’ultimo terzo del libro. Ciò non significa che la parte centrale sia noiosa: tutt’altro. Semplicemente, ci sono stati dei punti in cui la tensione non era così serrata come in altri, ma per il resto trovo che la storia risulti bilanciata alla perfezione.
Parlando più in dettaglio, i numerosi colpi di scena mi sono sembrati assolutamente inaspettati, e in generale le svolte che imbocca il romanzo si sono rivelate una sorpresa continua. Inoltre la narrazione è assai fluida e scorre a meraviglia.
Anche i personaggi non sono affatto male. Di solito trovo insopportabile essere confinata nella mente del protagonista, specie se femmina, per l’intera durata di una storia, ma Rebecca mi è sembrata proprio un bel tipo: mi sono sentita molto vicina a lei, soprattutto per quanto riguarda il rapporto col sesso opposto, le emozioni dovute alla prima cotta, i problemi tra amici e in famiglia… insomma, credo che Il ragazzo del destino sia davvero un ottimo spunto di riflessione per tutti gli adolescenti.
Le uniche pecche che ho trovato riguardano più che altro lo stile. Non parlo di refusi o altri errori grossolani, anzi: sotto questo punto di vista, il romanzo è praticamente impeccabile. Sono piuttosto alcuni tra quelli che oserei definire “scivoloni stilistici”, o se preferite piccole ingenuità – in ogni caso perdonabili – di sicuro dovute alla poca esperienza.
(Recensione completa qui.)

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leggere_lanima> Leggere l’anima, R. Bruni e S. Sapetti (220 pp. – preso in biblioteca) 

Un buon titolo per chi vuole avvicinarsi a una disciplina affascinante come la grafologia. Ho apprezzato in particolare la prima parte, quella della parentesi storica e degli aspetti teorici. Avrei preferito, forse, qualche consiglio pratico più mirato (il test finale, per dire, rimanda a tre soli profili psicologici standard, e basta… mi sembravano un po’ i questionari delle riviste per ragazzine!), ma nel complesso mi è piaciuto molto.

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am> Gli ambasciatori del male, Liliana Bodoc (318 pp. – preso in biblioteca) 

Un fantasy di quelli che si lasciano leggere volentieri, ma che mi ha lasciata insoddisfatta sotto parecchi aspetti. L’unica caratteristica degna di nota è stata l’ambientazione, a mio parere: molto curata nei dettagli, suggestiva, e con diversi elementi originali. Non avevo mai sentito, infatti, di un mondo fantasy che richiamasse il Sud America e le antiche civiltà precolombiane. Una scelta azzeccata, dunque, anche se a mio parere non basta appiccicare un adesivo che sembra urlare “Il primo fantasy dall’America Latina, OMG!!!” per rendere migliore un libro. Non che Gli ambasciatori del male faccia acqua da tutte le parti come certi romanzi nostrani, certo che no, però è un chiaro esempio di come un’idea vincente, almeno all’inizio, sia stata sviluppata in un modo davvero poco efficace. La parola d’ordine di questo romanzo è: indecisione. Per esempio, i personaggi inizialmente sembrano ricchi di sfaccettature, ma prima o poi vengono posizionati tutti dalla parte “buona” oppure da quella “cattiva” a seconda di come gira all’autrice. Oppure, sembra che il narratore non sappia mai quando è il momento di usare un registro alto-solenne e quando invece sia meglio sveltire un po’ le scene: il risultato è che si vengono a creare delle sequenze descrittive che tendono a infinito, contrapposte a scene ben più importanti che vengono liquidate in poche righe (per esempio le battaglie). Insomma, si sarebbe potuto fare molto di meglio, secondo me.

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A677L1913> Il cavaliere d’Africa, Ilaria Goffredo (296 pp. – eBook inviato dall’autrice) 

Mi avevano parlato assai maluccio di questo libro, e durante la lettura ho dovuto constatare che, purtroppo, molti dei pareri negativi che ho letto erano giustificati.
Ciò che mi ha infastidito fin dalla prima pagina è stato di sicuro lo stile, in particolare il modo con cui la protagonista – nonché voce narrante dell’intera storia – ci riferisce le vicende a cui prende parte: specialmente nella parte iniziale, troviamo un numero imprecisato delle cosiddette “descrizioni stile lista della spesa”, per non parlare delle frasi che sembrano provenire direttamente da un tema delle elementari.
Oserei dire che Il cavaliere d’Africa si salva solo grazie all’impegno per la realizzazione del background: parrebbe quasi una dimensione parallela, il Kenya, sia per la sua lontananza geografica sia per quanto è differente dal mondo di Selene, dal nostro. Le buone intenzioni di renderlo realistico ci sono, perlomeno.
Senz’altro notevole, ad ogni modo, il messaggio di fondo, ma suggerirei comunque all’autrice di lavorare ancora un po’ sullo stile, perché un’idea a mio parere interessante e ricca di spunti come quella de Il cavaliere d’Africa si merita qualcosa di più, e non è il caso che il buono che c’è risulti sommerso da montagne di superficialità.
(Recensione completa qui.)

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ChiaraLalli-BuoniGenitori-Copertina> Buoni genitori, Chiara Lalli (262 pp. – Preso in biblioteca

Non nego che argomenti come il ricorrere alla fecondazione artificiale per quanto riguarda le coppie gay (ma non solo) mi lascino tutt’ora perplessa, ma si tratta senz’altro di un buon libro: è scritto bene, in modo chiaro e comprensibile per tutti, e l’autrice espone le proprie idee senza tuttavia sbilanciarsi eccessivamente. Trovo che abbia ragione in molte cose, specie nella parte sui luoghi comuni e anche nella sezione “Contro natura”: è vero, è maledettamente facile cadervi, anche perché informarsi prima di esprimere giudizi è sempre la strada più facile da percorrere.
Solo un piccolo neo che non ho digerito del tutto, e che ha purtroppo abbassato di un po’ la mia valutazione finale: se Chiara Lalli si è rivelata davvero brava a smontare gli stereotipi legati agli omosessuali, ai matrimoni gay e a tutto il resto, a mio parere non lo è stata altrettanto dalla parte opposta, finendo per cadere lei stessa in quelli che sono i maggiori luoghi comuni riguardo alla Chiesa e alle sue opinioni. Talvolta, infatti, si concede (e gli intervistati con lei) critiche e frecciate del tutto gratuite che – sempre secondo il mio personale e opinabile giudizio – la fanno scivolare dalla parte del torto, a riprova che non è per nulla facile non lasciarsi condizionare dai pregiudizi.
Però rimane tuttavia un libro decisamente interessante, senz’altro valido per chi ha voglia di imparare.

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41E7BSH6f6L._SL500_AA300_> L’arte di ascoltare la musica, Claudio Casini (202 pp. – preso in biblioteca

Un libro che, come si trova scritto nella prefazione, è nato per coloro che non fanno parte del mondo della musica. Ciononostante io, che volente o nolente vi sono immersa, l’ho trovato davvero ben fatto, soprattutto nelle parti riguardo all’ascolto e all’interpretazione della musica. Sarà che più la studio, più mi convinco che i grandi nomi della musica classica fossero dei dannatissimi geni… In ogni caso, trovo che il bello della musica non stia nel limitarsi ad ascoltarla, ma nel viverla, ed è per questo che ho trovato il libro assolutamente azzeccato. Non si finisce mai di imparare, davvero.

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talesa-sara-cespoli-sogno-edizioni-214x300> Talesa, Sara Cespoli (788 pp. – eBook inviato dall’autrice) 

Talesa è un libro che, lo ammetto, all’inizio mi ha un poco spaventata: per le dimensioni, principalmente (quasi 800 pagine), ma anche per l’immagine che fa da copertina… semplicemente inguardabile, secondo me, almeno per quanto riguarda l’insieme dei colori. Però sì sa, può trattarsi benissimo di una questione di gusti personali, quindi passiamo oltre.
Non è stata una sciocchezza arrivarci in fondo, vi dirò, anche se l’autrice ha saputo compensare la lunghezza con uno stile che, tranne in rari passi, scorre che è una meraviglia e che non mi ha quasi mai annoiata. 800 pagine che sono passate abbastanza velocemente, dunque: se fossi stata l’editor, però, non mi sarei pentita di una qualche stagliuzzata qua e là, che a mio parere avrebbe alleggerito il tutto senza tuttavia togliervi nulla. Mi riferisco in particolar modo all’inizio, in cui ho incontrato parecchie descrizioni alquanto statiche, ma in generale all’uso degli aggettivi e degli avverbi, che finiscono per appesantire la narrazione.
A parte alcune ripetizioni, cambi improvvisi di PoV e alcuni refusi, non mi è sembrato affatto male: la trama coinvolge, i personaggi sono molto curati dal punto di vista psicologico… e insomma, la pensantezza rimane a tratti, ma devo dire che non mi ha disturbato più di tanto.
La rinascita del fantasy italiano? Be’, meglio non esagerare, dato che Talesa non è affatto esente da difetti. Però è senz’altro un titolo da tenere d’occhio, a mio parere.

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Raineri_libro_blu> Il libro blu, Fernanda Raineri (118 pp. – eBook inviato dall’autrice) 

Continuano le avventure dei quattro ragazzi che avevamo conosciuto ne La mongolfiera, il monte Tambura e il tappeto volante. Nel Libro blu, però, l’ambientazione cambia radicalmente: non ci troviamo più sulle Alpi Apuane, bensì negli Stati Uniti, dove Stella si reca per andare a trovare gli amici Frank e Rebecca durante le vacanze di Natale.
Il libro blu vuole essere un fantasy per ragazzi, così come il suo prequel. È forse per questo che l’autrice ha scelto di utilizzare uno stile molto semplice e scorrevole per narrare le avventure dei ragazzi (anche se definirlo “fantasy” mi è parso un poco forzato). L’aspetto negativo è che, in questo modo, la storia procede in modo tremendamente veloce, cosa che non mi ha impedito di gustarlo appieno. Cento pagine sono poche per una trama come quella de Il libro blu, a mio parere. Ciò ha fatto sì, ahimè, che il corso che hanno preso gli eventi me lo ha fatto sembrare alquanto surreale, specialmente alla fine. Però mi è piaciuto, nonostante tutto: una trama così densa concentrata in poche pagine, perlomeno, lo ha reso molto, molto appassionante. Peccato per i refusi, ma il risultato non è male.

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Perché-non-possiamo-essere-atei> Perchè non possiamo essere atei, Francesco Agnoli (305 pp. – preso in biblioteca) 4,5

Non so se si tratti di una scelta voluta oppure no, ma quando ho visto questo libro in biblioteca la mia testa lo ha subito collegato al suo “gemello cattivo”, il forse più conosciuto e più quotato Perché non possiamo essere cristiani di Mr. Odifreddi… perchè è così, siamo nel mezzo di una lotta, e le due fazioni non potrebbero essere più distanti tra loro: quella dei credenti, per i quali è inconcepibile essere atei; e quella degli atei o ateologi, per i quali vale il contrario. Ed entrambe le parti sembrano più decise che mai a far valere i propri motivi.
Ho letto anche il libro di Odifreddi, ma posso ben dire che questo che sto recensendo ha ampliamente dimostrato di possedere una marcia in più, nonché di essere – almeno per me – molto più convincente: perché Odifreddi, nel suo tentativo di smontare il cristianesimo pezzo per pezzo si pone come se lui stesso fosse un nuovo dio a cui tutti devono inchinarsi? Non sarà mica vero quel che scrisse Dostoevskij riguardo agli idoli? Mentre leggevo questo libro, e soprattutto osservando il mondo che mi circonda, faccio sempre più fatica a credere il contrario.
Molto, molto interessante, dunque. Senz’altro valido per chi come me ama mettersi in discussione.

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l'ultimo guardiano> L’ultimo guardiano – Il viaggio di Lerion, Andrea Tranchina (120 pp. – eBook inviato dall’autore

Questo che sto per recensire è il prequel/spin-off de Il sigillo di Moira, di cui trovate il commento qui. Come da titolo, il protagonista del racconto è Lerion, che nel libro successivo si troverà ad avere un ruolo di grande peso, ed è stato senz’altro interessante leggere qualcosa su di lui: il fatto è che nel Sigillo non si conosce molto di Lerion a causa del corso che prendono gli eventi, perciò trovo che sia stata un’idea vincente elaborare un capitolo tutto suo, che è riuscito a inspessire parecchio la sua personalità.
Per quanto riguarda lo stile, trovo che sia migliore del Sigillo per certi aspetti; peggiore per altri. L’aspetto positivo, infatti, è che lo stile rimane buono dall’inizio alla fine, specialmente per le scene di azione molto ben descritte (mentre, se vi ricordate, nel Sigillo di Moira l’inizio era alquanto fiacco). Tuttavia sembra che sia stato riletto in modo parecchio affrettato e superficiale, considerato quanti refusi ed errori vari sono rimasti. Per il resto, però, a parte alcune frasi un po’ lunghe e pesanti e gli orribili << >>al posto delle virgolette caporali, non mi pare di aver riscontrato altri difetti.
Ah, ottima copertina, come sempre.

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primus-di-massimo-valentini-L-KBREkI> Primus, Massimo Valentini (392 pp. – libro inviato dall’autore) 3,5

(Recensione disponibile a breve.)

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Be’, come vedete durante questo mese ho cercato di equilibrare libri fantasy con testi un po’ più impegnativi… perciò ora tocca a voi: quali bei libri avete letto nelle ultime settimane del 2012? 😀

48 pensieri su “Letture di dicembre 2012

  1. Dico sinceramente che ti invidio dal profondo del cuore ogni volta che leggo i resoconti delle tue letture mensili, anch’io vorrei leggere così tanto ma per un motivo o per l’altro non ce la faccio mai 😦 E queste vacanze di natale sono state occupate dagil impegni più diversi, inclusi i dannatissimi compiti scolastici!
    Beh, comunque ti faccio i complimenti:)

  2. Io ho letto pochi libri, nell’ultimo mese, perché ho dedicato diverso tempo a quel mattone interminabile che è Le Benevole di Littell – che ha la tendenza ad alternare due pagine da brividi a quaranta da sonno. Per il resto, ho letto una raccolta di racconti di Edgar Allan Poe (sinceramente pensavo meglio, anche se forse avevo troppe aspettative), La Morte di Ivan Il’Ic di Tolstoj (un racconto lungo, in pratica, ma con una filosofia così semplice di fondo e così tremenda…),Diatriba d’amore contro un uomo seduto di Marquez (che dire… particolare!) Mr. Gwyn di Alessandro Baricco (più bello di altri dello stesso autore, anche se pecca della sua solita pretenziosità) Niente ci fu di Beatrice Monroy (letto per la scuola in un pomeriggio, aveva i suoi spunti di riflessione), Vivere amare capirsi di Leo Buscaglia e infine due capolavori,Il giorno della civetta e Il gabbiano Jonathan Livingston. Adesso sto leggendo Invisible Monsters di Chuck Palahniuk, che potrebbe diventare uno dei miei miti, quando imparerò a pronunciare il suo cognome 😀

      • Si lo so che te l’ho mandato io, mi riferivo solo al fatto che non ho avuto nessuna comunicazione riguardo alla tua recensione…
        Comunque ti ringrazio perchè anche questa volta ciò che hai scritto sul mio libro mi è piaciuto. Il fatto che ho reso la storia “appassionante” pur nella sua brevità non può che farmi piacere.
        Ti auguro che il 2013 sia per te un anno sereno, colmo di ulteriori successi e gratificazioni

  3. “Solo un piccolo neo che non ho digerito del tutto, e che ha purtroppo abbassato di un po’ la mia valutazione finale: se Chiara Lalli si è rivelata davvero brava a smontare gli stereotipi legati agli omosessuali, ai matrimoni gay e a tutto il resto, a mio parere non lo è stata altrettanto dalla parte opposta, finendo per cadere lei stessa in quelli che sono i maggiori luoghi comuni riguardo alla Chiesa e alle sue opinioni.”
    Mi faresti un esempio?

  4. Per me il libro di Chiara Lalli meritava 5 gocce 😀 😀 😀
    è interessante e fa notare che è sciocco accanirsi contro le adozioni gay con motivazioni come “un bambino ha bisogno di una madre e un padre”.
    Spesso chi dice queste cose è semplicemente disinformato ed ecco che questo libro fa proprio a caso di coloro che affermano ciò.
    Faccio i miei complimenti a Marta, le tue recensioni sono molto buone. 🙂

    • Ti ringrazio 🙂 Be’, l’ho trovato molto valido anch’io, anche perché a questo punto credo di essere riuscita a maturare una posizione a riguardo.

      Ah, comunque grazie per avermelo consigliato! 😀

      • Ecco qua 🙂 (scusa se in alcune frasi mancano le pagine, ma essendo il libro della biblioteca ho fatto direttamente le foto ai passi che mi interessavano, e purtroppo alcuni numeri di pagina non sono venute.)
        Per esempio:

        Le persone continuano a sposarsi in chiesa, anche se non condividono molte posizioni delle gerarchie clericali. Per abitudine, per non dispiacere i genitori, perché tutti fanno così.

        Perché una coppia crede in quello che fa no? È un’ipotesi da non prendere nemmeno in considerazione?

        Ciò che mi fa davvero arrabbiare sono i messaggi che provengono dalla Chiesa: le condanne, i giudizi, le accuse. Dovrebbero predicare amore, invece predicano l’odio e l’intolleranza.

        Il legame tra i terapisti riparativi e gli ambienti clericali non stupisce: rientra nel piano secolare della Chiesa di controllare le vite dei propri sudditi. (pag. 189)

        Anche questo dimostra sostanzialmente che c’è ignoranza nei confronti della Chiesa, che per l’opinione comune pare rimasta al Medioevo o ancora prima, e che gli insegnamenti e le “regole” che essa emana vengano interpretate in modo sbagliato e spesso tendenzioso.

        Oppure, a pag. 32 dice:

        L’etero è abbastanza incuriosito dalla nostra famiglia [gay]; certo puoi trovare quello che pende dalle labbra di Benedetto XVI e che va in Chiesa tutti i giorni ed è ovvio che manco ci ragiona, ti giudica in base alle prediche che ha ascoltato.

        Francamente mi sembra una visione piuttosto superficiale e semplicistica dei cattolici, che secondo me denota ignoranza e pregiudizi. Con questo non sto dicendo che soggetti del genere non esistano in assoluto, però ti garantisco che non tutti sono così. Ciononostante questa piccola parte viene identificata con la maggioranza, e l’eccezione diventa la regola. Un esempio? Prendi il caso dei preti pedofili: alcuni ci sono stati quasi sicuramente, ma tra prendere questi come casi e affermare che tutti i preti sono pedofili c’è una bella differenza. Questa è, perlomeno, l'”insinuazione” che io ho letto tra queste righe. Non certo da ritenermi offesa, per carità, ma da un libro il cui scopo è smontare certi pregiudizi avrei preferito che non ne venissero alimentati altri.

      • Sulla prima fase ti do ragione, ha generalizzato, doveva dire “molte persone”.
        “Anche questo dimostra sostanzialmente che c’è ignoranza nei confronti della Chiesa, che per l’opinione comune pare rimasta al Medioevo o ancora prima, e che gli insegnamenti e le “regole” che essa emana vengano interpretate in modo sbagliato e spesso tendenzioso.”
        Su questo però non sono molto d’accordo, ricordo ad esempio che il Vaticano non ha firmato l’atto di depenalizzazione dell’omosessualità, bocciando il progetto avanzato dalla Francia a nome dell’Unione Europea. E sai perché l’ha fatto? Per non discriminare gli stati omofobi, così facendo ha favorito le condanne a morte per i gay, le loro impiccagioni, le pene che costantemente devono subire all’interno di paesi omofobi. Per un’istituzione come la chiesa che dice di non condannare “il peccato”, ma i “peccatori” mi sembra una cosa davvero fuori dal mondo. Se consideriamo la chiesa intesa come Vaticano e papa, la situazione è questa e non possiamo negarla, cosa c’è da interpretare? Inoltre si fa continuo riferimento alla bibbia, che dice nel Levitico che l’omosessualità è un abominio. Tuttavia ci sono molte altre cose scritte nel Levitico che nessuno segue…
        La chiesa insegna che gli omosessuali DEVONO vivere in castità, ciò significa che non possono veramente vivere fino in fondo un rapporto, un amore a metà. Invece gli etero possono sposarsi, avere dei diritti che gli omosessuali non possono avere(come quello del testamento, ad esempio, per lo stato il compagno è come se fosse quasi inesistente), adottare bambini…dove stanno gli stereotipi contro la chiesa in tutto questo? Già il fatto di essere contro le adozioni gay(un esempio) fa diventare una data persona intollerante, non c’è assolutamente alcun motivo per essere contro, ma sei contrario lo stesso per un motivo che, qualunque esso possa essere, non sarà mai scientifico o giusto(non permettere a delle persone di amare un bambino tirando in ballo Dio non è accettabile).
        Forse sarò ottuso io, ma sinceramente non vedo nulla di male in quello che ha detto questo caso Chiara Lalli.
        Non metto in dubbio che ci sono sacerdoti ed ecclesiastici molto più aperti, ma se consideriamo la chiesa come un’istituzione al capo della quale c’è il papa, non possiamo non dire che la chiesa si dimostra quasi sempre intollerante nei confronti delle persone omosessuali.
        Nel terzo caso(pag32), sono d’accordo. Chiara ha scritto:
        “certo puoi trovare quello che pende dalle labbra di Benedetto XVI e che va in Chiesa tutti i giorni ed è ovvio che manco ci ragiona, ti giudica in base alle prediche che ha ascoltato.”
        Ci sono per fortuna delle persone che possiedono una capacità critica.
        P.S.: non era meglio dedicare un intero post a libro della Lalli? Ho la sensazione che stiamo andato OT, non so.

      • Guarda, in linea di massima ti do ragione, sul secondo punto: probabilmente è vero che, in casi come questi, la Chiesa ha commesso degli errori di giudizio… tuttavia non mi sento di darle tutti i torti. Per esempio, penso sia legittimo da parte sua condannare gli atti lussuriosi, e ahimè non accade di rado che omosessualità diventi sinonimo di lussuria.
        Riguardo all’interpretazione, il discorso è questo: sento spesso persone disinformate che dicono, che ne so, “La Chiesa è contro il preservativo, e perciò è colpa sua se in Africa un sacco di gente muore per l’AIDS”… senza minimamente soffermarsi a pensare che, forse, dietro a questa convinzione ci sono dei pensieri molto più profondi – e ci sono, te lo garantisco.
        Chiara Lalli, invece, ha scritto che secondo lei il cristianesimo predica l’odio e che si impone come una dittatura sulle vite dei credenti: questa è ignoranza, semplicemente perché chi la conosce sa che non è vero!

        Tornando al libro, più che altro ciò che mi lascia tuttora perplessa non è il discorso delle adozioni, quanto della fecondazione artificiale: nel libro stesso si accenna ai rischi che questa pratica può avere sulla madre e sul feto, e in altri libri ho trovato la conferma di questo.
        Comunque… boh, in effetti ci stavo pensando a spostarla in un articolo tutto suo. Adesso vedrò 🙂

      • Mamma mia, che gaffe! La chiesa condanna il peccato, non i peccatori, ho detto il contrario! 😀

      • ” non mi sento di darle tutti i torti. Per esempio, penso sia legittimo da parte sua condannare gli atti lussuriosi, e ahimè non accade di rado che omosessualità diventi sinonimo di lussuria.”
        Omosessualità significa amare persone dello stesso sesso la lussuria non c’entra nulla, semmai questo temine c’entra quando si parla di rapporti sessuali tra omosessuali. Ci sono persone omosessuali lussuriose così come lo sono alcuni eterosessuali. Esigere la castità è diverso dal contestare la lussuria, su questo non ci piove.
        “Riguardo all’interpretazione, il discorso è questo: sento spesso persone disinformate che dicono, che ne so, “La Chiesa è contro il preservativo, e perciò è colpa sua se in Africa un sacco di gente muore per l’AIDS”
        Se la chiesa non vuole distribuire preservativi è libera di farlo, ma almeno, io mi chiedo, non potrebbe fornire più informazione a questi poveri popoli, non potrebbe informare le persone sui rischi dei rapporti sessuali non protetti? Sembra che la chiesa preferisca vedere gente che muore per aids piuttosto che gente sana(ho detto sembra)…se la chiesa sostenesse fino in fondo la vita, perché permette che l’aids si propaghi anche tra i bambini? Che vita può condurre un bambino malato, mi chiedo? Tuttavia questo è un altro discorso, stiamo parlando di omosessualità e non mi sembra il caso di andare fuori argomento.
        “Chiara Lalli, invece, ha scritto che secondo lei il cristianesimo predica l’odio e che si impone come una dittatura sulle vite dei credenti”
        Sul fatto dell’odio, come già detto prima, il cristianesimo condanna i rapporti omosessuali, i matrimoni e le adozioni gay, dimostrandosi pertanto, intollerante nei confronti degli omosessuali(la religione cristiana si basa sulla bibbia). Comunque preferirei parlare più che cristianesimo di cattolicesimo. Quindi a mio parere un po’ di odio si sente da parte della chiesa…
        P.S.: fai bene a creare un post sulle adozioni gay, questo post parla delle letture di dicembre e i nostri commenti sembrano abbastanza fuori luogo.

  5. Approvo e sottoscrivo quanto detto sul libro Lo Hobbit.

    Certo Lo Hobbit ha minor pretese del SdA: Il SdA è un vero capolavoro in senso intellettuale, non c’è dubbio, senza contare l’enorme influenza e tutti gli epigoni che ha (a momenti qui mi scappa un “purtroppo”) avuto.

    Ma quanto a sciropparselo, però! Con tanto di epopee storiche e descrizioni di razze, battaglie, ecc… uffa! è una gran faticaccia!

    Lo Hobbit tutto il contrario!

  6. Io sto leggendo la storia infinita e devo finire la Tregua di levo per la scuola.Poi no ho ancora concluso un libro che mi porto dietro da Agosto*-*Io leggevo molto di più qualche anno fa,anche se ora mi viene il dubbio se leggessi veramente cose buone,e in questi ultimi tempi ho dovuto un pò smettere per impegni e varie. Comunque sul discorso omossessualità sono d’accordo con Elsio. Secondo me non fanno nulla di male,insomma,chi siamo noi per giudicare?Ognuno dovrebbe farsi un ballino di fatti propri prima di farlo. Sono rimasta basita quando il papa ha detto che i matrimoni gay sono contro la pace. Ma in che modo? Perchè sì!Oh mio caro papa,soltanto perch è indosso un anello che tutti baciano mica puoi sottrarti dal dovere di argomentare le tue opinioni!Forse è meglio se si parlase delle riccjhezze che il papa potrebbe dare ai bambini poveri.

    • Purtroppo anche riguardo alla presunta ricchezza del papa e del vaticano c’è tanta ignoranza e superficialità, Lothlorien, c’è sempre stata e probabilmente ci sarà sempre. Prendi ad esempio quelli che vanno dicendo che il papa dovrebbe seguire l’esempio di Gesù, che vestiva di stracci (perché una tunica tessuta tutta d’un pezzo è notoriamente uno straccetto…come no!) 🙂

      Per il resto… be’, io AMO la Storia infinita! ❤

    • Aspettiamo quindi un altro post sui matrimoni\adozioni gay? 😀
      Comunque il papa indossa abiti sfarzosi, ciò non può essere negato, se lo confrontiamo al modo di vestire di Gesù, noteremo che quest’ultimo indossava abiti semplici, di certo non possedeva una residenza estiva come Castel Gandolfo… 🙄 🙄 🙄

      • Elsio, ripeto, la tunica di Gesù per l’epoca non era affatto un abito semplice: ho letto che potrebbe essere un vestito firmato di oggi. Un pezzo raro, insomma, non certo un comune abito.
        In secondo luogo, gli abiti del papa non saranno straccetti da mercato, è ovvio, ma è anche vero che per lo più non appartengono a Benedetto o ai papi precedenti (idem per le papamobili, gli edifici & co), ma passano di papa in papa. Insomma, per quel che ne so ci sono davvero poche cose che il papa possieda di suo.

      • Anche se la tunica che indossava Gesù non era semplice, non credo che Gesù andasse in giro con anelli da baciare e cose del genere. Riguardo ai beni del papa, non mi dirai che il papa viene costretto ad andare a Castel Gandolfo quando fa caldo o a usare la papamobile, non può rifiutarsi? Non può vendere qualche suo bene? Possibile che non possa fare niente? Mi sembra assai improbabile…

      • Comunque ripeto: se anello, residenza di Castel Gandolfo e tutto il resto non sono proprietà del Benedetto XVI, ma passano di papa in papa, come farebbe a venderli?
        Io sono convinta che la Chiesa faccia molto di più per i poveri di quanto non si pensi (o faccia comodo pensare) 🙂

      • Perché il papa deve avere persino una residenza estiva, che senso ha? A che serve avere Castel Gandolfo? Questo è quello che mi chiedo, possibile che non possa fare nulla ed è “costretto” a risiedere lì?

      • Scusa, in che senso è costretto? Semplicemente, a Roma d’estate fa caldo e anche lui va in un posto più fresco, come farebbe chiunque altro. Scusami, ripeto, ma non capisco dove sia il problema 🙂

      • Perché ci deve andare? Perché ha Castel Gandolfo? Non può vendere la residenza, non può fare assolutamente nulla?
        Castel Gandolfo inoltre è pure a Roma, mica è in Siberia, c’è sempre caldo.

      • Amico, che ti devo dire? Vai un po’ a proporglielo tu! 🙂
        Ad ogni modo, ti assicuro che anche spostarsi per pochi chilometri verso la collina, fuori dalla città, fa la differenza per avere un po’ meno caldo 🙂

    • Scusa se rompo, ma potresti fornirmi un link in cui si possa leggere il discorso completo? È molto rischioso giudicare prendendo in esame una sola frase separata dal contesto, perché si rischia di commettere errori: “I matrimoni gay sono contro la pace” fa effetto, certo, ma suona completamente campata per aria, ed è ovvio che in questo modo si rischia di fraintendere.
      Grazie mille 🙂

      • http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/14/papa-matrimoni-gay-sono-ferita-alla-giustizia-e-alla-pace/446131/
        Non capisco, può darsi che mi sbagli, ma vedo in te un continuo voler difendere la chiesa e il papa cercando di trovare qualcosa che giustifichi il loro operato e le loro parole. Sarà che mi faccio queste idee perché sono assonnato, ieri ho fatto le ore piccole(fino alle 3 fuori, e oggi sarà ancora peggio!!!) e sono un po’ stordito… 🙂

      • Elsio, credimi, se esiste una persona che pende dalle labbra del papa perché sì e che si beve tutto quello che viene detto senza manco rifletterci sopra, quella non sono io. Con questo non sto dicendo che io ho ragione è che tutti gli altri hanno torto; al contrario: proprio perché sono perfettamente consapevole che la verità è tutt’altro che facile da scoprire, cerco sempre di pormi delle domande e di giudicare le risposte che mi vengono date con occhio critico.
        Vedi, dare contro alla Chiesa è una moda, è inutile negarlo. È sicuramente vero, ripeto, che molte affermazioni del papa possono suonare radicali e intolleranti (anzi, ti dirò, personalmente non mi stupisce che così spesso si scatenino polemiche, dato che pare darsi la zappa sui piedi con questo atteggiamento di chi parla da un piedistallo per dettare legge in un mondo che ha preso una strada tutta sua), però mi chiedo: possibile che se una cosa esce dalle labbra del papa è sicuramente sbagliata, bigotta o che so io, mentre qualunque parere contrario è certamente veritiero e illuminante?
        Questo è il parere che domina, ahimè. Come presumo avrai capito, io cerco sempre di combattere i luoghi comuni, perciò mi sento anche in dovere di difendere un’istituzione, a mio parere, ingiustamente derisa e spesso calunniata. Io questo non lo vedo come un difenderla a ogni costo, anche rischiando di risultare io stessa bigotta o intollerante. Solo, non sopporto che si parli con leggerezza di cose che non lo sono affatto. Spero tu capisca 🙂

      • No, ma io capisco, infatti la mia era solo una sensazione, nulla di che. 🙂
        è vero che da una parte c’è questa moda di andare con la chiesa, non lo nego, ma dall’altra parte molte cose sono vere, ad esempio il papa si dimostra quasi sempre intollerante verso gli omosessuali e le donne, ma continua a predicare amore.

  7. Ah sì,per quanto riguarda Lo hobbit:secondo me il film rende giustizia al libro e Jackson è stato veramente intelligente a collegarlo anche con il ritorno di Sauron. Mi è piaciuta molto la parte inizale in cui i nani cantano la canzone della montagna:)Poi nel secodno film ci sarà pure una cavolo di elfa a cui tirerò i pop corn insieme al suo amichetto nano ma vabbè,dettagli secondari. Questo è un sito fatto veramente been e ci trovi tutte le novità sulla produzione. pensa ,può darsi che vinca anche qualche oscar!
    http://www.hobbitfilm.it/

    • Ah sì l’elfa e il nano XD Questa cosa non mi va tanto giù in effetti ma Jackson non mi ha mai delusa e voglio dargli fiducia. Diciamo che questa è l’unica nota stonata che mi ha fatto arricciare il naso quando l’ho saputo ma voglio prima vedere ^^

  8. Anche io ho riletto lo Hobbit il mese scorso..Certo lo stile è diverso dal Signore degli Anelli ma non per questo è da considerare inferiore 😉 Ad un certo punto verso la fine,all’incirca, mi sono messa a piangere di nuovo come se fosse la prima volta che lo leggevo XD (ora non voglio mettermi a far volare spoiler ma credo si sia capito a cosa mi riferisco ;))
    Il film davvero ben fatto, passino le modifiche rispetto al testo..un compromesso andrà pur accettato ^^ E sinceramente non mi è dispiaciuto che sia durato quasi tre ore, anzi aspetto di vedere la versione estesa home video XD

  9. Per Elsio (e per tutti quanti) sul sito vatican.va si trovano i testi di tutti i messaggi, discorsi, omelie e liste della spesa del pontefice (per la serie i misteri e i segreti del Vaticano!). Clicca, leggi qui il testo reale del messagio citato dal tuo link giornalistico:

    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/peace/documents/hf_ben-xvi_mes_20121208_xlvi-world-day-peace_it.html

    meglio criticare quello piuttosto che un “virgolettato” dei giornalisti!

    Lo sapevi che il “virgolettato” giornalistico non è detto che sia una citazione letterale? Beh, questo vale specie col papa, in quel caso non lo è praticamente MAI (e diciamolo, questo avviene anche con altri famosi e famigerati personaggi, che fanno sempre notizia, sia quando dicono una cosa che quando la smentiscono… specie se poi in effetti glielo fai fare tu!).

    Ciao, ragazzi, ci vediamo presto nel cassonetto dei commenti non attinenti!

    • Grazie prof, non ci avevo pensato ^^
      Comunque davvero, a sentire certa gente ci sono un sacco di segreti che la Chiesa non vuole rivelare… solo nei libri di Dan Brown & co, però! In realtà di segreto non c’è nulla 🙂

    • Ciò che è scritto nel link che hai fornito:”Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.”
      Quello che è scritto nel mio link: “La struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.”
      Esattamente le stesse cose. E allora? Cambia qualcosa? Il messaggio di “pace” rimane un messaggio omofobico, misogino e intollerante.
      “questo vale specie col papa, in quel caso non lo è praticamente MAI”
      Non capisco perché adesso tutto ciò che viene detto contro il papa deve essere sempre falso e manipolato.

  10. L’abstract dell’articolo sul fatto quotidiano:

    Il pontefice, nel suo messaggio per la Giornata mondiale della pace, definisce i tentativi di accomunare i matrimoni gay a quelli fra uomo e donna “un’offesa contro la verità della persona umana” e “una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace”.

    Le parole del papa:

    Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.
    Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Tale azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi, perché ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace.

    Spiegazione: non sono i matrimoni gay una ferita alla giustizia e alla pace, ma negare alla chiesa il diritto di difendere la struttura naturale del matrimonio, o travisare i principi della chiesa.

    Tu mi dirai che la differenza è sottile, e magari è vero, e il senso è opinabile (e che ne so io, mica faccio il vaticanista!) ma la differenza tra questo brano ben articolato e “i matrimoni gay sono un’offesa alla pace” secondo me c’è. Per questo non credo di farti un torto se mi permetto di consigliarti di basare le tue critiche sui testi reali e integrali forniti dal vaticano. Quale miglior fornte per le tue libere riflessioni e critiche? Certo meglio del fatto quotidiano! Ecco, ora mi sono fatto dei nemici tra i giornalisti…

    Il parere del papa sui matrimoni gay, nello stesso intervento, è invece ben chiaro nel passo che hai citato, ovvero quello riportato integralmente e correttamente anche dal fatto quotidiano. Quindi ecco che qui stiamo a “forme diverse di unione danneggiano e destabilizzano il matrimonio naturale” e non a “i matrimoni gay sono una ferita alla pace”. Magari mi sbaglio, che ne so, ma la cosa mi suona assai diversa.

    Riguardo alla tua legittima convinzione (e non solo tua, ovviamente) che in ogni caso il messaggio della chiesa sia sbagliato, misogino e intollerante, non entro nel merito perchè la questione per me è spinosa e non ho certo le competenze per dirimerla in due battute.

  11. Entrando nel merito, detto tra noi, io personalmente sono favorevole ai matrimoni civili tra gay, con buona pace del papa. La problematica spinosa nasce ovviamente sull’equiparazione dei diritti con le altre famiglie riguardo alle graduatorie per case popolari, adozioni, asili, ecc… E noin è certo un argomento su cui discutere con leggerezza!

    Elsio, anzichè chiedere un apposito post a Topolina Marta, perchè non valuti l’idea di aprire un tuo blog sulla tolleranza-intolleranza e sulle adozioni, visto come ti stanno a cuore questi argomenti?

    • Ho fatica a portare avanti un blog, sarei incostante ed esauriti gli argomenti non saprei più di cosa parlare. Credimi, ho fatto molte prove ad aprire blog, ma si sono rivelati dei veri e propri fiaschi. Comunque è una buona idea, ci rifletterò sopra.
      “Quindi ecco che qui stiamo a “forme diverse di unione danneggiano e destabilizzano il matrimonio naturale” e non a “i matrimoni gay sono una ferita alla pace”.”
      Ciò che destabilizza qualcosa di naturale(secondo il papa) porta a degli squilibri e quindi a una situazione non pacifica, in poche parole intralciano la pace e portano a discussioni e conflitti, la differenza quindi tra le due frasi non è netta. Qualcosa che danneggia la natura non porta alla pace, ecco l’interpretazione.
      Quindi non c’è nessuna manipolazione in questo caso da parte dei giornalisti nelle parole del papa, che, in ogni caso sarebbero ugualmente intolleranti e cattive.
      “Riguardo alla tua legittima convinzione (e non solo tua, ovviamente) che IN OGNI CASO il messaggio della chiesa sia sbagliato, misogino e intollerante”
      Io non ho detto questo, non crediamo che, perché sono ateo, devo andare per forza contro OGNI messaggio proveniente dalla chiesa, assurdo. Ho detto che il messaggio di pace del papa(quello di cui stiamo adesso discutendo) è ugualmente intollerante, misogino e omofobico, in qualunque modo lo vediamo. Tutto qui, pertanto non c’è nessuna convinzione.
      “La problematica spinosa nasce ovviamente sull’equiparazione dei diritti con le altre famiglie riguardo alle graduatorie per case popolari, adozioni, asili, ecc… E noin è certo un argomento su cui discutere con leggerezza!”
      Perché no? Se è qualcosa di naturale non c’è assolutamente niente di cui discutere. Ormai in Svezia le adozioni gay esistono, le coppie gay si chiamano famiglie e tutti sono felici e contenti, non è affatto un qualcosa di difficile o complicato, a differenza dell’aborto. è come definire difficile la domanda “ma le farfalle volano?”.
      Saluti, Elsio.

  12. Sì, glielo vai a dire tu alle famiglie naturali che stanno in graduatoria per la casa popolare, in attesa magari da 10 anni: “ehi ragazzi, c’è una novità! Da oggi anche le coppie gay entrano in questa graduatoria”.

    • E allora? Sì, glielo dico io. E allora? Cos’è, le coppie gay non possono essere felici? In Svezia non si fanno questi problemi, solo qui si sentono queste cose. Mah.

  13. Su questo blog il dibattito mi scatena sempre delle immense curiosità: sentirvi parlare di “lussuria” (sentire un’adolescente che usa il termine lussuria è proprio buffo, concedimelo Marta :-D, una cosa che giusto uno come Nix avrebbe potuto fare!), mi ha messo curiosità in merito alla ritrattazione dei vizi capitali oggi. Così mi sono procurata “I vizi capitali e i nuovi vizi” di Galimberti, che sto trovando davvero illuminante: affronta i vizi capitali com’erano nel medioevo, cos’erano prima del cristianesimo e cosa sono oggi. E anche quali sono i vizi di oggi, che pur non essendo capitali infestano il mondo (come il consumismo e il nichilismo). Non l’ho ancora finito, ma per ora mi piace molto. Secondo me, Marta, devi troppo leggerlo: una mente multiforme e avvezza al dibattito come la tua ne ricaverebbe un enorme beneficio!
    (se vuoi te lo passo in ebook).

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