[Recensione] La stirpe di Agortos

 

stirpeaTitolo: La stirpe di Agortos
Autore: Elisabeth Gravestone
Generi: fantasy
Editore: R.E.I.
Collana: Yellow Gold Collection
Pagine: 198
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: €16,00 (eBook €3,00-4,00)
ISBN: 978-88-97362-75-3
Formato: brossura, eBook (PDF, ePub, mobi)
Valutazione:  4,5
Grazie all’autrice per aver inviato il libro in formato eBook.

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RIASSUNTO – Nell’incontaminata terra dell’Egucron, Agortos, uomo di acuto ingegno e spiccata sensibilità, stringe un patto con la Dea Natura giurando che, sia lui che i suoi discendenti, si impegneranno ad approfondire la conoscenza della parte mistica e magica di quel mondo inesplorato che li circonda. Saranno Anika e Airen, le sue figlie, le prime a dover far fronte a quella promessa.
Separate da bambine, cresceranno in ambienti totalmente diversi: Airen come serva di Siderin, dispotico e spietato signore dei monti Atrùgeti, Anika nella sua casa natale a contatto con una natura misteriosa e incontaminata.
Entrambe però sentiranno ben presto il richiamo di quel giuramento mantenutosi nel tempo, e nonostante le difficoltà e gli ostacoli che troveranno sul loro cammino, adempiranno al volere di Agortos preoccupandosi che le generazioni future mantengano vivo quel voto.

Foto-articoliL’AUTRICE – Elisabeth Gravestone (pseudonimo di Alessandra Paoloni) coltiva fin da bambina una passione quasi viscerale per la scrittura e la lettura, pubblicando fin da giovanissima poesie e racconti su riviste e giornali locali. Esordisce come scrittrice con la raccolta poetica “Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento” con la casa editrice Il Filo, cui seguono “Un solo destino” e “Heliaca la pietra di luce” entrambi editi con la 0111 Edizioni. Si ripresenta al pubblico con il nuovo romanzo “La Stirpe di Agortos”, in cui inizia un ciclo di fantasy imperniati sul rapporto mistico tra l’uomo e la natura.

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RECENSIONE
di AlessandraV82

Scrivere un buon libro fantasy sembra facile, ma sicuramente non lo è.  Per questo faccio da subito i miei complimenti all’autrice per aver saputo creare una storia ricca di intrigo e suspance.

Già dalle prime righe il lettore entra in contatto con un nuovo mondo. Ci troviamo a Egucron una terra nella quale ciascun elemento della natura racchiude dei poteri. Le protagoniste Anika e Airen sono due sorelle che si trovano a dover svelare il significato di alcune formule ritrovate nel manoscritto lasciato in “eredità” dal loro padre, Agortos. Quest’ultimo attraverso il proprio ingegno e sensibilità ha promesso di studiare e svelare il misticismo di quelle terre antiche da sempre luogo in cui la Natura regna incontrastata. Qui tutto è magico: le pietre, le rocce, i fiori, gli arbusti.  Tutto è intatto da millenni e così deve rimanere per sempre. È questo il patto che Agortos ha stretto con la Natura.

Il destino di ciascuna sorella sembra essere scritto: entrambe dovranno percorrere una strada, ricca di ostacoli e difficoltà, per giungere alla meta. Anika attraverso i suoi studi e alcuni sogni premonitori cercherà di evitare che un’ampolla contenente una velenosa pozione finisca nelle mani di malvagi personaggi. Dall’altro lato, la sorella Airen dovrà vedersela con il perfido padrone Sideris.
imm3Entrambe dovranno affrontare insieme un evento drammatico, la morte della madre. Nonostante il forte e lacerante dolore dovuto a questo evento entrambe riusciranno con coraggio e determinazione a compiere il loro destino. Lungo il cammino incontreranno ogni genere di ostacolo e di creatura (come degli esseri equini misteriosi e sconosciuti). Ma saranno sempre e comunque gli umani a creare i problemi più grossi, come sempre spinti dal desiderio di conquista ed avidi di denaro e potere.  A perdifiato si percorrono sentieri nascosti. È una lotta contro il tempo, e il lettore partecipa attivamente con le due sorelle per salvare il bosco e la memoria dei loro saggi genitori.
Si passa dalla sepoltura della madre, al ritrovamento di pergamene affisse sulle porte delle case del villaggio. Le due sorelle realizzano che sta succedendo qualcosa di brutto e il tempo è poco. Nel frattempo alcuni sogni premonitori e visioni continue affaticano una delle sorelle. Questa maledizione pesa come un macigno, ma entrambe sanno di avere una grandissima responsabilità che grava su di loro e dovranno lottare fino alla fine per riportare l’equilibrio tra gli elementi. Ciascun tassello dovrà tornare al proprio posto per tenere alto il nome di Agortos. Vendetta, odio, tradimenti sono tanti i sentimenti negativi da combattere.

Elisabeth Gravestone ha saputo descrivere minuziosamente questa terra di mezzo tra esseri fantastici e uomini “reali”. Tutto è avvolto da un alone di mistero. Tutto è reso affascinante, intrigante. Lo stile ti trascina nella storia e il libro scorre velocemente di pagina in pagina. Nel corso della lettura ho desiderato tenere in mano l’antico manoscritto di Agortos o custodire tra le mani quella preziosa pietra attraverso la quale era possibile far rivivere dei sentimenti o ricordare una persona cara.

Uno dei temi principali del libro è la natura. È lei la protagonista indiscussa, ma non è rappresentata come un’“entità a sé”,  al contrario interagisce e aiuta i protagonisti nella loro missione. Da una recente intervista l’autrice, infatti, afferma di trarre ispirazione da lunghe passeggiate in mezzo alla natura. Il silenzio e la pace che possono scaturire dal contatto con la natura possono certamente giovare ad una mente fervida come quella dell’autrice. In questo testo è splendido il modo in cui vengono descritti gli “stati d’animo” della Natura e dei suoi elementi. Spesso nel mondo reale ci dimentichiamo che anche un fiore o un albero hanno vita e non sono oggetti inanimati. Altri temi trattati sono la fedeltà, l’amore e l’odio; oltre alla infinita lotta tra Bene e Male.

Personalmente ho sempre trovato utili i libri fantasy per “allenare” l’immaginazione ed è un esercizio utile a tutti. Per chi volesse tenersi in allenamento questo è un buon libro dal quale iniziare in quanto è originale  e ricco di colpi di scena e di intrecci elaborati che tengono vivo l’interesse del lettore per tutta la durata del racconto.

Ottimo anche il messaggio che si desidera tramandare connesso al profondo rispetto che è necessario portare alla natura, in tutte le sue forme. Ed anche il messaggio per il quale l’uomo è nemico di sé stesso: affermazione vera e sulla quale è necessario riflettere.

Gli elementi del romanzo sono talmente ben intrecciati e i dialoghi ben strutturati che è un peccato che il libro sia così breve. Ma ci consola il fatto che la scrittrice sia già all’opera per creare nuovi mondi, e aspettiamo con ansia il secondo capitolo di questa saga fantastica.

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In sintesi…
Romanzo ben scritto: stile scorrevole. Nessun punto negativo da segnalare.
Complimenti!
Buona costruzione della trama e dei
personaggi.
Ottime descrizioni degli elementi
naturali.

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Una frase significativa…

La quercia alle loro spalle si stagliava enorme come un gigante che sovrintendeva al loro lavoro. Le fissava con i suoi infiniti occhi ma tra le sue radici profonde ed arcuate le due ragazze si sentivano protette. Nel bosco non si percepiva un rumore; era possibile che tutte le creature viventi di quel posto stessero riposando?

9 pensieri su “[Recensione] La stirpe di Agortos

  1. Pingback: La stirpe di Agortos di Elisabeth Gravestone | L'angolino di Ale

  2. Sinceramente, non sono rimasta convinta dalla recensione.
    Non ho letto il romanzo, quindi il punto di vista è quello di una lettrice che ha tenuto da sempre d’occhio questa saga senza avere mai il coraggio di voler saperne di più. Da un lato perché ormai sono, purtroppo, prevenuta verso i Fantasy; da un altro perché ho trovato sempre noioso e futile il tema “Quanto è bella la NaturaH”; da un altro ancora perché so per certo che Editrice R.E.I. è una EAP che pubblica cani e porci e fa orribili booktrailer con scene tratte da film famosi, quando va bene.
    Appena ho visto le quattro gocce e mezzo (e sono tante!) ho pensato: “Perfetto, ora scoprirò che oltre la facciata sciatta c’è qualcosa di buono”. Ma in realtà ho solo ritrovato tutti i motivi per cui non lo leggerei.
    A dire il vero, la stessa recensione – se posso permettermi – è un po’ troppo generica. Penso che qualche estratto di poche righe avrebbe aiutato a dimostrare i pregi di cui si parla nella recensione, senza necessariamente svelare i nodi della trama. La “frase significativa” non dice molto, ma forse perché non conosco la storia.

    • Ciao Prisca, prima di tutto ti ringrazio per il commento, trovo sempre utile confrontarmi con gli altri lettori. Mi dispiace leggere che la recensione non ti sia stata d’aiuto. Prima di leggere questo libro la mia idea sul genere “fantasy” era molto simile alla tua. Credevo si trattasse di un genere dedicato prevalentemente ad un preciso target (teenager..gruppo al quale…ahimè…non appartengo più già da un po’!) e basato su argomenti “banali”. Infatti, proprio per questo motivo, ho voluto aprire la mia recensione dicendo “Scrivere un buon libro fantasy sembra facile” perchè questa era la mia idea. In realtà nel corso della lettura di questo libro ho scoperto che il “tessuto” narrativo non è così “insipido” come immaginavo. Ho dato le quattro gocce e mezza perchè il libro è realmente piacevole e scorrevole. Rispetto a molti altri libri che ho letto (alcuni dei quali veramente illeggibili) questo l’ho trovato ben scritto, con delle buone descrizioni, abbastanza dettagliate ma mai noiose. L’aspetto della Natura come “regina” incontrastata può piacere o non piacere, ma ti posso assicurare che qui l’autrice ha saputo sapientemente costruire la storia in modo da far penetrare i personaggi all’interno degli elementi naturali in modo molto semplice. Ed è proprio questa semplicità a rendere più “vero” il racconto (sebbene si tratti di un fantasy). Riguardo alla frase significativa ho scelto quella in quanto, a mio avviso, era quella che maggiormente sottolineava il tentativo di “umanizzare” gli elementi naturali (per umanizzare intendo sottolineare il fatto che sono “vivi” e non sono oggetti inanimati) ed inoltre perché proprio in questo punto si ha la percezione che la natura aiuti (con il suo calore avvolgente) l’essere umano, proteggendolo (proprio come avrebbe fatto la mamma appena defunta delle due giovani protagoniste)
      In merito al tuo commento sulla casa editrice non posso dire nulla in quanto non la conosco bene. Spero comunque che tu possa leggere il libro e darmi un tuo giudizio più accurato post-lettura. 
      Ciao e ancora grazie!

  3. Ben quattro gocce e mezzo! Credo che ci farò un pensierino 🙂
    Come al solito la prima cosa che mi chiedo è “è una saga”? non vedo numeri vicino al titolo quindi deduco di no…

  4. Buongiorno!
    Leggo solo ora la recensione, mi era sfuggita! Grazie davvero!
    Ma più che ringraziarvi sono qua per rispondere a entrambe: esatto scrivere un fantasy non è per niente facile perché si rischia di cadere nei soliti stereotipi già a lungo descritti in altre saghe (bene contro male, maghi buoni contro maghi cattivi o anche creature descritte fino alla nausea come elfi streghe ecc…). Per me scrivere è soprattutto una sfida, una sfida a ricercare una trama che sia almeno originale. Io ci provo e mi impegno, a volte ci si riesce a volte meno. Però con La Stirpe sto cercando di creare un universo nuovo.
    E ci sono delle novità, me le comunico sempre in questo post non appena posso così vi tengo aggiornate sugli sviluppi della saga (prima generazione vuol dire che ce ne saranno delle altre).
    Grazie ancora a entrambe per la recensione e per i commenti 🙂

  5. Ecco io a postare il commento e l’editore a rispondermi alla mail XD
    Volevo solo dirvi qualcosa riguardo la Rei: il contratto è scaduto e dunque il libro non fa più parte del loro catalogo. Inizia quindi una nuova avventura su altri lidi.
    Ecco ci tenevo ad avvisare perché così chi legge la recensione e cerca il libro o l’ebook e non lo trova conosce il motivo XD

    • Ciao, Alessandra!
      Forse le nostre strade si sono incrociate nel Club Urban Fantasy di Angela e Stefano. Risulterò magari inopportuna, ma sono felicissima che tu possa avere ora una seconda opportunità con un’altra casa editrice. Abbi più cura nella scelta questa volta, le liste di CE free sono ormai ovunque e sempre pubbliche.
      Siamo un po’ sulla stessa barca, quindi se ti gradisse un confronto sull’analisi delle varie CE sono a tua disposizione. 😉
      Buona fortuna, a ogni modo.

  6. Pingback: La stirpe di Agortos di Elisabeth Gravestone - L'angolino di Ale

Stretta è la soglia, larga è la via: dite la vostra, che ho detto la mia!

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